Il Mio Segno Particolare
Una mattina di fine settembre, durante uno dei tanti incontri a scuola, vedo una bambina. Sul suo viso ci sono tanti piccoli nei. Ha i pantaloncini e anche le sue gambe sono costellate di puntini. Mi emoziono. Perché anche io, come quella bambina, sono nato con tanti nei sul corpo. E ne avevo anche uno molto grande, che un medico di Roma definì “a mantellina”, perché partiva dalle spalle e finiva sulla schiena.
“Il mio segno particolare” è quindi un libro speciale per me: un mosaico di parole colorate, mantelli giganti, superpoteri e chicchi di bellezza. Per la prima volta racconto la mia infanzia e la mia adolescenza, fino ai miei 16 anni, tra viaggi, ospedali e molti momenti emozionanti. È un elogio dei medici ed un ringraziamento rivolto a tutti quei grandi che mi hanno aiutato quando io ero piccolo, che mi sono stati accanto, regalandomi coraggio e allegria, facendomi scoprire la magia e la meraviglia di ogni particolarità.
Quante volte ho sentito pronunciare questa frase: “L’unico neo è che…”
Allora mi son chiesto: perché in Italia si parla in negativo dei nei?
In Francia li chiamano grains de beautés: chicchi di bellezza.
In Spagna lunares, perché sono satelliti e fanno pensare alla luna piena.
E in inglese Skin mole. Skin vuol dire pelle mentre Mole sta per talpa: un’espressione che evoca le montagnole marroni che le talpe creano nel terreno, emergendo in superficie. Molto fantasioso!
Mole però è anche il molo, quello dei porti con le navi pronte a salpare.
Chissà dove mi porteranno i miei racconti per voi? In quali mari mi faranno navigare?
Qui potete scaricare qualche assaggio, ma il libro è già disponibile in tutte le librerie:
Estratto n° 1_INIZIO E PRIMO CAPITOLO
Perché leggere “Il mio segno particolare”:
- Perché può aiutare ad affrontare le difficoltà con lo spirito giusto. Ogni ostacolo può trasformarsi in un’opportunità di crescita e maturazione.
- Perché fa capire il valore delle storie che ci portiamo dietro. E l’importanza di condividere queste storie con gli altri. Raccontare è un vero superpotere. Il più incredibile di tutti.
- Perché può essere un esempio di come si costruisce una giusta consapevolezza di se stessi, relazionandosi in modo equilibrato con gli altri.
- Perché parla di ospedali con stile poetico, elogiando il lavoro dei medici e la grande umanità che emerge nei momenti difficili.
- Perché ci fa riflettere sul valore e la particolarità di ogni diversità, sia fisica che caratteriale.
- Perché, dopo la lettura, incoraggia bambini e ragazzi (ma anche adulti di tutte le età) a scoprire e svelare i loro segni particolari, riflettendo sulle caratteristiche che li rendono unici e speciali.
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Di seguito qualche foto tratta dallo spettacolo teatrale di “Il Mio Segno Particolare”, con la regia di Maria Antonia Fama. L’attore in scena è Marco Zordan. Per info: ilmiosegnoparticolare@gmail.com
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