Bambini volanti – Storie dell’altra Calabria
Leggere creativamente le contraddizioni, con in testa un’idea di futuro.
“Tra la politica latitante, le procure iperattive e i media che costruiscono e riproducono l’immagine di una Calabria criminogena e fuori dal mondo e dal tempo si chiude lo spazio della rappresentazione di tutto quello che c’è in mezzo: problemi, risorse e normalità di una regione che soffre in primo luogo di una narrazione parziale”
(Articolo di Ida Dominijanni apparso su Internazionale. Per leggere l’intero articolo clicca qui)
Da scrittore, mi sta molto a cuore la questione della narrazione.
Realtà e narrazione si intrecciano e si influenzano a vicenda.
La narrazione fonda le sue basi sulla realtà: la racconta, la arricchisce di immaginazione, la valorizza, intrecciandola con il passato e il futuro.
Al contrario, però, può anche svilirla, semplificarla e appiattirla, falsificarla, distorcerla e strumentalizzarla.
In un futuro prossimo, mi piacerebbe leggere, vedere, ascoltare dei racconti calabresi diversi dal solito. Perché non dare più spazio a quelle storie piccole di persone che, giorno dopo giorno, creano alternative e hanno veramente a cuore la loro terra?
A volte basta un esempio positivo a ridare entusiasmo. A invertire il senso di marcia.
Perché non dare valore e cittadinanza a chi è rimasto, evitando di porre sempre l’accento su chi è partito?
Nel suo articolo, Ida Dominijanni scrive delle “nuove imprese di qualità che crescono soprattutto nell’agroalimentare e nell’agricoltura biologica, nel terziario knowledge-intensive, nel turismo culturale, nel tessile; un terzo settore soprattutto cattolico che supplisce egregiamente a molte carenze dello stato sociale; isole d’eccellenza nelle università e persino nella tanto vituperata sanità; e ancora, i giovani che tornano per mettere a valore nella terra d’origine le esperienze formative fatte all’estero, i borghi che si ripopolano di migranti” (Perché parliamo solo di Riace? Ci sono altri esempi interessanti) “i cittadini nordeuropei che scoprono i microclimi del sud, il cinema di giovani registi strepitosi come Jonas Carpignano, Michelangelo Frammartino, Alice Rohrwacher che girano in Calabria al di fuori del copione della ’ndrangheta, i romanzi di Domenico Dara e di Sonia Serazzi e dei Lou Palanca.”
Esistono persone che, al di là della politica e delle elezioni, hanno trovato in Calabria il loro posto e la loro felicità, ribellandosi con le idee e la creatività.
E non si può ridurre tutto al lavoro.
Si resta in Calabria per il senso di accoglienza che si trova, soprattutto nelle piccole comunità.
Si resta in Calabria per la natura e per il tempo ritrovato, che magicamente si dilata, fuori da auto e uffici e lontano dai cellulari.
Una natura e un tempo che dobbiamo prima di tutto goderci noi. Senza avere l’ossessione della monetizzazione a tutti i costi, esponendoci alle brutture del turismo di massa.
Si resta in Calabria per i suoi miti e le sue leggende, per il passato che resiste ad una globalizzazione economica che vuole cancellare ogni senso identitario, omologando e replicando.
Tante persone come me meritano di poter dire, con il sorriso sulle labbra, “io vivo in Calabria”. La Calabria della scuola: insegnanti che quotidianamente offrono opportunità di cultura ai loro alunni. La Calabria degli artisti: musicisti, attori, registi, poeti, illustratori e scrittori.
I nuovi contadini e il mondo del volontariato.
La Calabria è fatta anche da queste persone che, voltando le spalle alla malavita, all’ideologia del posto fisso e alla schiavitù del consumo, hanno trovato il loro posto in questa terra. Creando, in modi diversi, cultura e futuro.
Bambini volanti è la mia personale voglia di raccontare una Calabria diversa, fatta di persone che, con intelligenza, creatività e un pizzico di vitale e anarchica ingenuità, continuano a sognare, a sorridere e a vivere.
Di seguito, il mosaico di storie che, settimana dopo settimana, crescerà. Se volete contattarmi per raccontare la vostra storia, scrivetemi qui: micheledignazio@gmail.com
Per adesso, si inizia da Mammola, in provincia di Reggio Calabria.
- Mammola (Rc), Il Musaba di Nik Spatari e Hiske Maas
- Joggi (Cs), Joggi avant folk festival
- Reggio Calabria, ACE onlus, Medicina solidale
- Cosenza, Radio Ciroma
- San Nicola Arcella (Cs), il borgo rinato
- Vibo Valentia, Il Sistema Bibliotecario Vibonese
- Catanzaro, Il progetto Gutenberg
- Cosenza, Il B-Book Festival
- Badolato (Rc), la rivista la Radice
- Rossano, La Fabbrica di liquirizia “Amarelli”
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